Il Craquelé
POCO TEMPO = CREPA
GRANDE
MAGGIOR TEMPO = CREPA PICCOLA
Ma altri fattori influenzano la
grandezza e la profondità della crepa: ad esempio, lo
spessore delle vernici (più gli strati sono spessi
più le crepe saranno profonde) e l'umidità nell'aria
(più umidità c'è nell'aria, meno asciuga la vernice
di base, più saranno profonde le crepe).
Innanzitutto si stende sull'oggetto una mano della
prima vernice, quella "invecchiante": ne esistono in
commercio di diverse marche e si differenziano sia
per la composizione (ad acqua o a solvente) che per
l'effetto della crepa ("antica" o "porcellana"),
addirittura molte aziende di prodotti per arti
decorative forniscono dei veri e propri kit di
lavoro. Quando la superficie sarà asciutta, ma ancora
"appiccicosa" (a seconda del prodotto da 1 a 15 ore),
si stende la seconda vernice (chiamata "screpolante"
o comune Flatting) che, nella fase di essicazione, si
"romperà" creando le crepe sulla superficie. In
vendita esistono anche prodotti grazie ai quali si
ottiene l'effetto craquelé con l'uso di una sola
vernice, molto più rapida nei tempi di asciugatura e
quindi più pratica. Essa và applicata sulla
superficie dell'oggetto sempre nella stessa direzione
e senza ripassare sulle zone già verniciate e così il
colore acrilico che le verrà sovrapposto per essere
screpolato. Tale prodotto si presta soprattutto per
la screpolatura del fondo (vedi esempio), che si
ottiene stendendo la vernice tra due colori acrilici
diversi, contrastanti tra di loro; il craquelé
tradizionale, al contrario, può essere realizzato
anche a lavoro terminato, cosicchè risultano spaccate
anche le figure incollate.
A completa asciugatura si possono evidenziare le
crepe con colore ad olio, bitume o cere cangianti,
stesi con pennelli o stracci.